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"Ed è proprio non curandosi di piacere o compiacere che Gerardo 'ottiene' tutti: le sue parole sono i fiori di semi nascosti nell'umido silente del suo cuore: quando sbocciano creano giardini senza altra ragion d'essere che essere. I componimenti di Gerardo nascono dalla virtù del cielo e della terra, come direbbe il maestro Lao-Tzu: come il cielo accoglie ogni Creatura-Emozione-Pensiero e, senza giudicare ad ognuno assicura spazio e vita, così Gerardo accoglie come un cielo sconfinato il bello e il brutto, librandosi oltre le dicotomie della mente ordinaria, per lasciar fiorire e fluire Ciò-che-È. Gerardo lascia che ogni Creatura-Emozione-Cosa sorga, cresca e si dissolva così com'è per ciò che è venuta a mostrare al suo cuore che diviene cuore di ognuno di noi e nessuno. Non si cura di rendersi comprensibile ma, si dispiega dinanzi a noi, Gerardo invitandoci così a dispiegare noi stessi, oltre le parole, oltre le divisioni. Oltre la morte." (Dalla prefazione di Giuliana Protasi)